Azzerare i dispositivi termici: un corso rapido da parte di un istruttore di tiro

Prima di esaminare i dettagli del processo di azzeramento, dobbiamo preparare il nostro poligono di tiro. Consigliamo di trovare un posto dove poter azzerare il vostro fucile a una distanza di cento metri (successivamente se ne possono aggiungere altre): questa è una distanza standard ed è ideale per cominciare.

È poi necessario un bersaglio. Stefan ne cita tre che utilizza abitualmente: bersagli termici o elettrici prodotti da Pulsar e uno da creare personalmente con cartone e foglio di alluminio.

“Se acquistate i bersagli termici di azzeramento di Pulsar avete un pacchetto con 10 cuscinetti riscaldati e bersagli cartacei. Si attacca il cuscinetto sulla carta e si incolla quest’ultima su una superficie. La carta ha distanziamenti da 1 cm per misurare il punto d’impatto, e i cuscinetti riscaldati sono ben visibili.

Per distanze superiori, ad esempio quando devo azzerare a 300 metri o più, consiglio di usare il bersaglio elettrico, da collegare a un caricatore tramite cavo USB.  È piccolo ma fuoriesce molto bene, ed è riutilizzabile a meno che venga colpito il cordino. È diviso in quattro sezioni, quindi se una viene colpita si raffredderà ma le altre tre saranno ancora funzionanti.   

Il bersaglio con foglio di alluminio è molto facile da preparare: si prende il foglio, lo si piega a formare un rettangolo e lo si attacca alla superficie di cartone. Dato che il foglio fuoriesce leggermente, si ottiene un contrasto di temperatura rispetto allo sfondo, che sarà facilmente visibile con gran parte dei dispositivi termici entro una distanza di 100 metri. Si tenga comunque in considerazione che potrebbe essere meno visibile in una giornata nuvolosa.”   

Stefan suggerisce anche – e siamo pienamente d’accordo – di sparare da un banco di tiro, che garantisce un tiro più stabile e un azzeramento più preciso. Infine Stefan sottolinea che avere un visore diurno di qualità è molto vantaggioso, anche se non essenziale: si risparmierà il tempo di andare al bersaglio per verificare il punto di impatto e ritornare. 

Calibrare un modulo termico

Anche se i moduli termici Pulsar non richiedono azzeramento, si potrebbe voler eseguire una calibrazione del display. Prima di far questo Stefan raccomanda di controllare il cannocchiale diurno, e se questo è a posto si può procedere all’installazione del modulo clip-on. Per assicurarsi che il suo Krypton FXG sia ben installato e allineato, Stefan verifica che “il logo Pulsar sul display di Krypton sia allineato con il reticolo. Ricordarsi poi come è stato montato il modulo in modo che sia livellato sempre nello stesso modo. Si può mettere un pezzo di nastro sul cannocchiale diurno per indicare il punto dove deve essere posizionato”.  

Una volta installato il modulo, fissarlo saldamente e regolare la messa a fuoco e le impostazioni dell’immagine, per far sì che quest’ultima sia la migliore possibile prima di sparare. A questo punto tutto è pronto per un tiro. “Molti clip-on si allineano subito perfettamente, ma per varie ragioni potrebbe esserci uno spostamento del punto d’impatto. Con il mio Krypton non ce ne sono praticamente mai stati, ma sono molto pignolo quando si tratta di precisione, quindi decido comunque di regolarlo”.  

Lo ha regolato premendo il pulsante Menu per 10 secondi, in modo da accedere al menu di calibrazione del display. All’apparire degli assi X e Y sul display (X per la derivazione e Y per l’elevazione), tramite i pulsanti Left/Right si regola il punto d’impatto, ed è possibile passare da un asse all’altro con una breve pressione del pulsante Menu. 

Azzerare un cannocchiale da puntamento termico 

Con un cannocchiale da puntamento termico è assolutamente necessario l’azzeramento prima di utilizzarlo. Consigliamo di farlo a ogni cambio di stagione: l’azzeramento è più preciso se eseguito con temperature vicine a quelle effettive del periodo. 

Stefan inizia la procedura di azzeramento del suo Thermion 2 LRF XP50 PRO con la regolazione delle impostazioni dell’immagine: luminosità e contrasto. “Prima di azzerare, faccio qualche tiro per verificare se il punto d’impatto è più o meno il medesimo. Il primo da circa 30 metri per essere sicuro che il proiettile sarà almeno sul bersaglio cartaceo o nelle vicinanze quando poi sparerò da 100 metri. Quando il tiro da 30 metri è a posto, mi porto a 100 metri con le munizioni che userò per la caccia. La procedura è questa: apro il menu principale e scelgo un profilo di azzeramento, sparo un colpo e blocco il display per poter regolare il mirino supplementare per derivazione ed elevazione, e quando sono soddisfatto con il settaggio sblocco il display. Quindi sparo un’altra volta per vedere se il punto di impatto è quello che mi aspetto, altrimenti ripeto la procedura.”   

Si consideri che è possibile anche zoomare sull’immagine durante l’azzeramento; in questo modo si vede meglio il bersaglio, e inoltre l’ingrandimento riduce i valori MOA/click di regolazione e migliora la precisione dell’azzeramento.

Considerazioni finali

Se adesso vi sentite un po’ confusi non preoccupatevi: sembra più difficile di quanto lo sia nella realtà. Ma se vi sentite insicuri su una o più delle procedure descritte – come la regolazione delle impostazioni dell’immagine o il blocco della stessa, oppure il sottomenu per la derivazione e l’elevazione – vi consigliamo vivamente di leggere con attenzione il manuale utente. Potrebbe non essere la cosa più piacevole da fare, ma è il posto dove trovare tutto quel che è necessario sapere per utilizzare correttamente, facilmente e accuratamente il vostro dispositivo termico.