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Prova di TFB: binocolo termico Pulsar Accolade 2 LRF XP50

Questo resoconto è stato gentilmente fornito da TFB

Ricordate quando i telefoni cellulari si diffusero e nuovi modelli - con prestazioni sempre migliori - venivano lanciati sul mercato con una rapidità tale che risultava molto difficile restare al passo con le novità? Lo stesso fenomeno sembra ripetersi ora con gli strumenti di imaging termico. Un periodo straordinario che può essere sia positivo che insidioso per il consumatore.

Sotto esame: binocolo termico Pulsar Accolade 2 LRF XP50. Se tecnicamente è corretto parlare di binocolo, Accolade tuttavia utilizza un sensore e due display.

Positivo nel senso che ci sono sempre nuovi dispositivi con caratteristiche interessanti e utili tra le quali scegliere, spesso unite a un prezzo più conveniente. Ma anche insidioso perché potreste esitare e ritardare il vostro acquisto, sapendo che qualcosa di nuovo e ancor più efficiente arriverà a breve sul mercato. O semplicemente attendere, proprio come me, che i prezzi si abbassino. E così il tempo passa, e si può solo sperare di scegliere il momento giusto per acquistare un dispositivo termico.  

Per anni ho cercato uno strumento per la visione notturna. Il mio problema era che quelli che mi potevo permettere non erano molto performanti, mentre quelli di cui mi innamoravo erano troppo costosi. Volevo assolutamente comprare qualcosa per entrare nel mondo della visione notturna, ma i prodotti di basso livello decisamente non erano all’altezza, spesso a causa della bassa risoluzione e bassa frequenza di aggiornamento dell’immagine.  

Grazie a Pulsar Accolade 2 ho potuto trascorrere momenti molto gratificanti a contatto con la natura, che non sarebbero stati possibili senza di esso. Non è necessario essere un cacciatore per decidere di acquistarlo, ma avere un hobby simile certamente aiuta a giustificare la spesa sostenuta.   

Quando cala l’oscurità e un normale binocolo diventa inutile, Accolade 2 vi mostrerà tutto quel che sta accadendo, e succedono veramente moltissime cose in una foresta o in un campo durante le ore notturne! Questo strumento identificherà tutto, da un piccolo topo a un daino che si muove nella foresta senza fare il minimo rumore. Potrete osservare comportamenti degli animali che non avete mai visto prima. 

TFB ha ricevuto uno dei primi pezzi prodotti

Ho avuto fortuna nel ricevere in prova uno dei primi Pulsar Accolade 2 LRF XP50 disponibili in Europa. Per meglio comprendere la differenza rispetto alla versione attuale (precedente), mi è stato consegnato anche un Accolade LRF XP50 per una prova comparata. Per il vecchio Accolade c’è ora un aggiornamento gratuito del firmware; quello in mio possesso non l’aveva e non ho nemmeno scaricato l’aggiornamento, in modo da mantenere costanti i valori di riferimento.

Mentre Accolade svolge sicuramente un buon lavoro, Accolade 2 è chiaramente superiore. Osservandoli sembrano uguali, ma è sufficiente guardare il display per stabilire quale sia il vecchio e quale il nuovo. La differenza infatti non è all’esterno, bensì all’interno, e ritengo che sia notevole.   

Complessivamente la dimensione degli Accolade è inferiore al mio normale binocolo. Esternamente sono costituiti da polimeri e gomma e appaiono molto robusti. 

Dall’aspetto sembrano inoltre in grado di sopportare l’immersione in acqua. Sono classificati IPX7, che significa che resistono all’immersione fino a 1 metro di profondità per 30 minuti.

Immagine in basso: se utilizzate molto un dispositivo termico, certamente apprezzerete la possibilità di usare entrambi gli occhi, a differenza di un monocolo o un cannocchiale termico da puntamento montato su un pesante fucile. Sono adatti per tutti, con eventualmente soltanto qualche piccola regolazione.

QUALITÀ DELL’IMMAGINE

Il sensore frontale è 640×480 @ 17 µm con NETD <40 mK. Questo probabilmente non dice molto alla maggior parte delle persone, ma in combinazione con un display AMOLED con risoluzione di 640x480 pixel significa che la qualità dell’immagine è veramente ottima.

Innanzitutto è indispensabile comprendere cosa fanno questi dispositivi termici, cosa rilevano e che tipo di informazioni forniscono. C’è un sensore che rileva le differenze di temperatura tra gli oggetti che state osservando, e due display che mostrano ai vostri occhi queste informazioni. Grazie al software presente nel binocolo, potete scegliere come visualizzare questi dati.   

Dopo una fredda giornata di pioggia, quando quasi ogni cosa ha la stessa temperatura, il nuovo sensore è in grado di rilevare le più piccole differenze di temperatura. Quando invece le condizioni sono ideali, tra il vecchio e il nuovo modello non c’è una grande differenza.

In una giornata asciutta e soleggiata, non si noterà chiaramente la disparità tra le due versioni. Ma quando le condizioni si fanno difficili, il nuovo modello mostra tutte le sue potenzialità. Ho fatto anche un raffronto rapido con un Axion XM30S come verifica ulteriore, e anche se quest’ultimo lavora molto bene, non c’è confronto in una sera nebbiosa. Il visore termico Pulsar Axion XQ38, che sarà prossimamente disponibile, è più potente di Axion XM30S e potrebbe essere più competitivo nel confronto con Accolade 2.    

In basso: la tracolla è comoda e gli Accolade sono leggeri da trasportare

L’ingrandimento varia tra 2,5 e 20 volte, con una distanza di rilevamento di 1800 metri. Con tutta probabilità si useranno soprattutto ingrandimenti bassi, in quanto sono comunque sufficienti e il campo visivo è la cosa più importante.

C’è anche un telemetro laser (LRF) integrato. Dato che non si percepisce la profondità come con i normali binocoli, è una grande vantaggio disporre di un laser per stabilire la distanza dell’oggetto. La distanza operativa è di 1000 metri, un buon valore per uno strumento termico.  

Il telemetro funziona in quasi tutte le occasioni. Talvolta ho dovuto ripetere la misurazione alcune volte per ottenere la distanza, ma questo è legato principalmente alla difficoltà di mantenere il binocolo immobile senza l’aiuto di un supporto. 

L’alce arrabbiata

Vi racconto un aneddoto che vale la pena condividere. Avevo visto un alce a lato di una strada, e quindi ho preso Accolade 2 e ho iniziato a filmare per avere del materiale per questa recensione. Da una distanza di circa 40 metri ho cominciato ad avvicinarmi. La situazione non sembra molto pericolosa quando si osserva col binocolo, e prima che me ne rendessi conto, il telemetro indicava 11metri o 36 piedi (probabilmente circa 8 piedi per un alce).

Purtroppo non stavo filmando nel momento in cui si è stancato della mia presenza e ha iniziato a inseguirmi, ma comprensibilmente stavo pensando ad altro.

Raccontando l’accaduto ad alcuni amici, sono venuto a sapere che tempo fa un uomo era stato detenuto a lungo col sospetto di aver assassinato sua moglie, finché le indagini e i campioni di DNA hanno permesso alla polizia di stabilire che era stata uccisa da un alce, e il DNA dell’animale era presente in grande quantità.

Tenendo questo in considerazione, spero che possiate apprezzare queste foto e video e comprendere fino a che punto noi di TFB siamo disposti a spingerci.     

Nell’immagine in basso: 11 metri da un alce. Poi ne ha avuto abbastanza di me e sono corso via a cercare riparo…

In basso: è il momento di andarsene, ma le sue orecchie sono ancora alzate.

A circa 30 metri, l’alce con il cucciolo nascosti dietro un albero. Era pieno giorno, ma sarebbe stato impossibile scovarli senza un dispositivo termico. O riuscite a vederli?

In basso: versione termica dell’immagine precedente, con ingrandimenti variabili. L’alce con il cucciolo in terra.

Nuovamente l’alce arrabbiata e senza timore in un’altra occasione circa un mese dopo, mentre mangia le nostre mele.

Notate le orecchie – questo non è consigliabile, ma c’era un rifugio nei pressi.  

C’è anche stato un momento in cui ho seguito qualche daino in un campo. Poi ho intravisto un tasso a 100 metri circa, che non si preoccupava della mia presenza finché ha iniziato a muoversi verso di me. L’ho inquadrato col laser a 15 metri circa, quindi mi sono un po’ preoccupato visto che si stava avvicinando troppo e l’ho spaventato facendolo fuggire. Qui il video.

Immagine in basso: il Wi-Fi è integrato, anche se personalmente preferisco il cavo. È compatibile con dispositivi iOS e Android. Non ho interesse per queste funzioni, ma se desiderate vedere e condividere le vostre foto e video ripresi sul campo, questo è il modo per poterlo fare.   

Registratore foto e video integrato

Tutti i video e le foto termiche presenti in questo articolo sono stati ripresi con il registratore integrato, che è molto semplice da usare. C’è una memoria interna da 16 GB, che corrisponde a una grande quantità di ore di filmati registrati, che possono essere scaricati tramite Wi-Fi o cavo e condivisi. 

Caratteristiche tecniche – ACCOLADE 2 LRF XP50

– Sensore con NETD <40mK con una maggiore sensibilità e in grado di fornire un’immagine termica migliore in caso di condizioni meteo avverse, come pioggia e nebbia.

– Telemetro laser integrato con distanza operativa fino a 1000 metri

-– Distanza di rilevamento di 1800 m nella completa oscurità.

– Tecnologia proprietaria Pulsar di potenziamento dell’immagine (Image Boost).

– Display AMOLED Full colour

– Registratore foto e video integrato con connessione Wi-Fi.

– Durata batterie fino a 9 ore con battery pack ricaricabile IPS7, incluso con il binocolo

 – Classe di impermeabilità IPX7

Conclusione

Pulsar sembrava certa che la nuova versione fosse molto superiore al modello precedente, e dopo il mio test posso comprenderne i motivi.

L’imaging termico – almeno per quel che concerne l’uso civile – non è mai stato così efficiente ed economicamente conveniente come ora. La nuova versione, seppur molto migliore, costa meno della precedente. Anche se conveniente non significa low-cost. 

Dopo aver utilizzato entrambi gli Accolade per quasi tre mesi, ho ben poche critiche da fare, che può essere frustrante per chi testa un prodotto ma molto positivo per il produttore e il potenziale acquirente. 

Mi è capitato di prestare Accolade 2 a un amico per un mini test di due settimane. Questa è una cosa che faccio ogni qualvolta ne abbia la possibilità: per avere una conferma e consolidare le mie impressioni oppure per avere nuovi spunti ed evidenziare aspetti che mi erano sfuggiti o avevo tralasciato. È anche un modo per superare dei pregiudizi che potrei avere.

Ci siamo trovati d’accordo che I pulsanti potrebbero essere percepiti meglio al tatto. Non è un grande problema, ma quando hai a che fare con un prodotto quasi privo di difetti si diventa più pignoli con i dettagli, ed è un aspetto che ci piacerebbe vedere migliorato da parte di Pulsar nella prossima generazione di dispositivi.

Un altro aspetto che il mio amico ha evidenziato è la manopola per la messa a fuoco, a cui io mi ero abituato e a cui non avevo più prestato attenzione. È effettivamente un po’ troppo rigida. Dato che viene usata molto, sarebbe preferibile che fosse più scorrevole, o perlomeno che la manopola fosse un po’ più grande per aumentare la forza applicata.  

La durata della batteria è eccellente. Solo nel caso la battuta di caccia duri molte ore o giorni c’è la necessità di ricaricarla o portare con sé un pacco batterie supplementare. La batteria non è interna, il che è positivo.

Il prezzo è elevato per un binocolo che non può essere utilizzato come cannocchiale da puntamento, ma ricordate che ci sono diverse situazioni in cui l’imaging termico può essere utile. Vi sono anche molti Paesi dove i cannocchiali termici sono proibiti. Per quanto riguarda la caccia, qualcuno preferisce esplorare una zona con un monocolo o binocolo termico, e quindi usare un visore digitale notturno come Pulsar Digex.

Leggi il nuovo modello Accolade 2 LRF Pro.